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- 20-05-2013
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POP-UP SHOPS
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Il successo dei temporary shops: carpe diem?
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Sul fenomeno non nuovissimo dei negozi a
tempo determinato una prima distinzione
è necessaria: nei “temporary outlet”
l'attività della vendita è prevalente e sono
negozi che restano aperti oltre i sei mesi,
allestiscono in pochi giorni per vendere
abbigliamento di collezioni superate; mentre
i "temporary shop" o "Pop-up shops",
secondo il nome di origine anglosassone,
possono concentrare la vendita da un solo
giorno a sei mesi, di solito durante le
festività principali e sono caratterizzati
da veri e propri eventi mediatici. Questi
ultimi possono essere utili come verifica da
parte di aziende che intendono aprire uno
store stabilmente o come alternativa alle
fiere per il lancio di nuove collezioni o
prodotti
(Il primo
temporary shop
in Italia fu allestito da Levi’s nel 2005 a
Milano).
La localizzazione ovviamente è molto
importante, così come una corretta strategia
di marketing. Locali suggestivi in posti
esclusivi avranno chiaramente una marcia in
più, ma anche zone meno centrali, con una
buona campagna pubblicitaria, possono dare
buoni risultati.
I locali dovranno essere dei contenitori
molto flessibili in modo da adeguarsi a
diversi allestimenti ed essere in regola con
le normative locali (licenze, agibilità,
ecc.)
Tags: economia,
temporary
shops, negozi temporanei, consumismo
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